12 juillet 2006

Sulla strada del ritorno


Ciao ciao.
Questa mail arriva da Istanbul, quindi fuori territorio iraniano.
Nella mail precedente ero rimasta a Bam. Questo e`, o per meglio dire
era, un grande paese molto interessante, un centro cittadino frizzante
e un castello, ben conservato, arroccato su una collinetta con ai piedi
il vecchio villaggio, molto grande e tutto fatto in terra e paglia.
Si trova sulla strada che porta verso il Pakistan, nel mezzo tra il deserto
roccioso e quello di sabbia (rossa) per cui gli unici alberi presenti sono
palme (con datteri!) in quantita infinita. Ecco tutto questo ora non ce`
piu`, tre anni fa un violento terremoto ha praticamente distrutto tutto,
piu` di 25.000 persone seppellite e intere famiglie scomparse.
Il paese non esiste piu` e il castello, che era l`attrattiva turistica
del posto, e` in buona parte distrutto. Arrivare fino a li alla fine era
diventata un po` la mia meta, credo che la cosa importante per un
posto cosi` stravolto sia di continuare ad andarci, in fondo il castello
non e poi cosi distrutto e malgrado il numero elevato di morti in paese
ci sono rimasti quelli vivi. Appena scesa dall`autobus pensavo che sarei
svenuta, un vento caldissimo, mi sono fatta portare a quello che sarebbe
stato il mio alloggio per una notte, gia` sapendo di non aspettarmi
grandi cose ed effettivamente una bella baracca mi aspettava.
Il proprietario di questa, che prima aveva un vero albergo poi distrutto,
mi ha accolta come se fosse il mio piu` caro amico, mi ha messo cosi
a mio agio che il mio buco di stanza bollente nella baracchetta,
che ho diviso con una dozzina di ragazzoni kenioti e tanzaniani,
e` diventato una reggia.
Come prima cosa mi ha subito detto che se volevo potevo togliermi
il velo quando ero li, cosa che ovviamente ho fatto immediatamente,
e ogni volta che uscivo mi ricordava di metterlo! A fianco della
baracchetta sta ricostruendo il nuovo hotel, ha una tale fiducia che
le cose torneranno come una volta che alla fine diventa un po' anche
un tuo desiderio, tanta energia deve pur essere ripagata.
Il paese non esiste piu, sono riamste le vie principali, con terra e
detriti ovunque, ma è ben animato e le persone sono tra le piu` ben
disposte che avessi incontrato prima di allora.
Tenete conto che ognuno di loro ha visto la morte in faccia,
ha seppellito parenti e amici o e` rimasto intrappolato per ore sotto
le macerie. Tutti sempre conteni di vedere turisti (Italian football
good!) e finalmente uomini meno rompicoglioni di quelli incontrati
prima. Aprirei una piccola parentesi a proposito delle bellezze maschili
di Bam: ragazze in quella zona ci sono gli uomini piu` belli che abbia
mai visto!!! Hanno la pelle scura e i lineamenti ben disegnati, quasi fini
ma alla fine un aspetto selvatico. Capelli neri e occhi cangianti dal
verde al grigio, oppure neri, brillanti. Vestiti con camicione e pantalone
largo di cavallo in colori sabbia....Whoooauuu.
Ok, dopo le cose importanti torniamo a quelle serie. L`impressione che
ho avuto e` che li siamo alla fine tutti un po` piu` rilassati, mi e parso
di vederlo e nel modo di vestire, specialmente delle donne e nel modo
di porsi, di tutti con me. Le 4 case rimaste in piedi sono tutte un po`
sbilenche, spesso i negozi sono in container e cosi anche un
microscopico bazar. Oppure si vende per la strada. Il castello e`
tuttora un luogo molto bello, al tramonto ci sono colori meravigliosi,
e l`intenzione e` quella di ricostruirlo. Nella baracchetta come vi dicevo
c`erano questi ragazzi africani che si sono spacciati come turisti
(ma dalla baracchetta non sono mai usciti), ma nessuno, loro compresi,
ha creduto alle loro parole, in fondo siamo sempre sulla strada principale
della droga pakistana.
Ogni tanto un paio partivano e magari di notte ne arrivavano altri
due o tre, ma alla fine erano simpatici e io li incuriosivo piu` di quanto
loro incuriosissero me, anche se solo il loro boss e un paio di altri
potevano comunicare con me. Il simpatico proprietario (non so perche`
ma mi sembrava sempre un compagno di biodanza!) ha un figlio
altrettanto simpatico, decisamente intraprendente che piu`del padre
ha grandi aspettative per il nuovo albergo. Un pomeriggio mi ha portato
in un posto meraviglioso: una torre in mezzo al deserto di sabbia, dove
passa la strada per il Pakistan, e alla base di questa una pedana dove
i camionisti si fermano a pregare. Dall`alto della torre il panorama non
e` altro che sabbia e la striscia nera di strada, un sole arancione grande
come il mondo e un vento bollente, che bruciava. Finito il sole le stelle
si accendono subito....
E venuti via da li` con un salto spazio/temporale, siamo andati a cena
in un paese che ha un parco in stile olandese, con laghetti vari erbetta
all`inglese (vi ricordo che siamo in mezzo al deserto) pista ciclabile
gigantesca (!!!), mega schermo per seguire la partita seduti ne prato
e nel mezzo un ristorante il cui edificio e` una specie di prua di nave
inclinata, tutta storta, bianca e di legno chiaro, come solo nel nord
europa se ne vedono. Potevamo essere benissimo ad Amsterdam.
Alla fine mi sono fermata li due giorni, e vi assicuro che mi sarei
fermata li altro tempo se ne avessi avuto, non si faceva niente
e nelle ore piu` calde non ho fatto altro che dormire (con tutti i
ragazzoni neri) nell'unica stanzetta della baracca con una specie
di condizionatore, ma si stava cosi`bene.
Partita da Bam sono andata di nuovo a Kerman, sosta tecnica in
una citta` terribile, dove questa volta per non annoiarmi il comitato
di accoglienza ha organizzato uno scippo a mio svavore, sono stata
derubata di un saccheto con dentro dei meravigliosi libri (e la mia guida!)
appena acquistati. Spero almeno che questi deficienti non li abbiano
buttati ma dati a qualcuno che li stia usando, anche perche` c`erano
dei libri per bambini illustrati.
Il giorno dopo un bel viaggione di 16 ore in bus per Mashad.
Sono stata fortunata perche` di fianco a me (fatemi ricordare quando
torno che vi racconto anche la tecnica di "gestione posti a sedere
uomo /donna) c`era una ragazza che parlava inglese e un po` dormendo
un po` chiacchierando il tempo e` volato.
Mashad e` una delle 4 citta` sante per i mussulami, quindi luogo
di pellegrinaggio con turisti religiosi di ogni parte del mondo.
Una specie di Lourdes dove vedi carrozzelle e picchiatelli. Per entrare
nel santuario si deve indossare il chador, che io avevo perche a Yazd
una ragazza lo ha cucito per me, dopo che avevo comprato la stoffa
e avevo pensato di cucirmelo io perche non li vendono gia` fatti.
L`unica cosa bella dell`indossare il chador e` che ti fa rimpiangere
il velo. Per il resto e` molto scomodo e ti blocca praticamnte la testa,
come quando hai il torcicollo che ti devi girare con il corpo anziche
con il collo. Il santuario e` gigantesco e frequentato in ogni ora
del giorno e della notte (ho fatto anche un bel giro notturno).
La gente si ferma li anche ore, seduta sui tappeti. Nello stesso
si trova la tomba di un Imam (credo Reza, non avendo piu` la guida mi
era difficile leggere il farsi), che e`la meta principale di questo
pellegrinaggio. Il giorno dopo mi sono rivista nel pomeriggio con
la ragazza dell`autobus, la quale, sapendo che la sera sarei partita,
si e` presentata con un libro sull`Iran come dono..fantastica.
E poi... aeroporto e via. Finito.
Ora vado qualche giorno al mare e settimana prossiva ci vediamo
per una bella bevuta alcolica che per un mese ho sognato.
A presto
Simonetta

15 commentaires:

Anonyme a dit…

Di bevute alcoliche ce ne sarà più d'una, cara Simonetta!
Scrivi anche durante il viaggio di ritorno, saremo in molti interessati: il reimpatto con l'Italia, con il mare, con la tua gente, col paesaggio, con gli uomini,con i "tifosi"...
A presto
Gemma

Anonyme a dit…

Le esperienze della vita, positive o negative che siano, si presentano in forme e modi differenti. Anche le cose all'apparenza piu' semplici possono
in taluni casi aggiungere qualita' alla propria vita (o ad un momento di questa), cosa che ritengo fondamentale non perdere di vista. E i commenti
che mi avete lasciato in risposta alle mie lunghe mail di queste settimane talvolta hanno fatto questo.
Per uno in particolare avrei piacere a contattare la persona che lo ha scritto
(anonimo 07 luglio). Lascio la mia mail simonetta.rocco@fastwebnet.it.
A presto.
Simonetta

Anonyme a dit…

che bello che torni!!!!!
simo, ti aspettiamo a braccia aperte, con una bottiglia di birra fredda in mano!

ps: ...le parole scritte vanno usate con cautela e parsimonia soprattutto se rischiano di traformarsi in un giudizio nel momento in cui sfiorano corde di cui magari non si conosce l'esistenza

Anonyme a dit…

...i viaggi sono belli anche perchè si torna a casa, altrimenti non sarebbero viaggi!
Vorrei anche essere un pò concreta:per viaggiare e per mangiare bisogna lavorare...o no??
Che rima strepitosa!!!!Buon ritorno Simonetta goditi questi ultimi giorni del tuo splendido viaggio.

Anonyme a dit…

Simo, hai fatto un'esperienza unica, ricordati questo! Il tuo bagaglio di ricordi, emozioni, sensazione, passioni, solo solo tue!
Nessuno le potrà mai condividere con te.
Baci, a presto
Gemma

P.S, stasera dove abito piove forte, sembra quasi grandine. In ogni cirostanza del genere mi viene sempre alla mente, un benzinaio, di fronte alla mia vecchia casa mia che diceva: "Piovesse barolo" signora.
E' passato a miglior vita , però gustando Barolo! Mica male.
A prestissimo. Torna abbronzata!
Gemma

Anonyme a dit…

Simo, hai fatto un'esperienza unica, ricordati questo! Il tuo bagaglio di ricordi, emozioni, sensazione, passioni, solo solo tue!
Nessuno le potrà mai condividere con te.
Baci, a presto
Gemma

P.S, stasera dove abito piove forte, sembra quasi grandine. In ogni circostanza del genere mi viene sempre alla mente, un benzinaio, di fronte alla mia vecchia casa mia che diceva: "Piovesse barolo" signora.
E' passato a miglior vita , però gustando Barolo! Mica male.
A prestissimo. Torna abbronzata!
Gemma

Anonyme a dit…

Ripetere, giova.
Non ho ancora imparato ad usare i commenti per il blog.
Escono sempre due, tre volte.
Vuol dire che il mio augurio di bentornata è almeno duplice, un abbraccio Simonetta!
Gemma

Anonyme a dit…

mi prenoto per una bevuta alcolica. al tuo ritorno non troverai una temperatura molto diversa da quella del deserto. solo molto, molto più umido.

baci
mauro

Anonyme a dit…

Anche io voglio bere con voi... e poi adesso che non allatto più posso anche lasciarmi andare...
Ben tornata simonetta, ho voglia di vederti! Bacio

Cristina

Anonyme a dit…

Grazie per averci fatto viaggiare con te sino ad ora, è stato molto bello e prezioso e sarà ancor più bello ascoltarti riraccontare le vicende che ti hanno accompagnato per questi due mesi davanti a una bella boccia di buon vino.
A proposito dei bellissimi uomini di Bam, per la brillantina non c'è problema ,ma di verde cangiante ho solo un vacchio abito anni 70 ,se ti fà piacere potrei indossarlo per il tuo ritorno ma temo che ti vada di traverso la bevuta,beh......dimmi tu.
Un baciottone max

ps:dai... che quando torni verrò a trovarvi in studio per una merenda mattutina con le tanto attese croissant(spero sia scritto giusto,questo blog mi sembra il posto meno adatto agli errori di ortografia francese).

Anonyme a dit…

Va bene...il viaggio è finito,
ma se fra tutti continuate così dovremo
organizzare un blog "alcolisti (non troppo) anonimi"

soffiottidenice

Anonyme a dit…

è tornataaaaaaaaaaaa!!!!

Anonyme a dit…

Simonetta, grazie per la telefonata dell'altra sera ;è stata a volte emozionante. Ti apettiamo presto, ma non perchè tu ci possa raccontare (sarai esausta di questo)
ma per fare una bevuta...da ricordare!
gemma e carlo

P.S:. per la bevuta ci sarà senz'altro anche gida!

Anonyme a dit…

Simonetta, grazie per la telefonata dell'altra sera ;è stata a volte emozionante. Ti aspettiamo presto, ma non perchè tu ci possa raccontare (sarai esausta di questo)
ma per fare una bevuta...da ricordare!
gemma e carlo

P.S:. per la bevuta ci sarà senz'altro anche gida!

Anonyme a dit…

Ciao sorellina zingara!
alla fine ce l'ho fatta anch'io a leggermi tutto. C'è tanta energia, solarità e entusiasmo che la tua Schwarzenbach al confronto dovrebbe riscrivere il libro..
Vien quasi voglia di chiederti a quando il prossimo viaggio?! Va beh..non proprio subitissimo!
Grazie per avermi/ci portato in giro con te!

Baci e buone bevute a tutti! :-)