27 juillet 2006

22 juillet 2006

22 Juillet 2006


Midi au Col Saint Jean :
Ravioli
Jambon cuit
Glace au café

Tarte tatin aux oignons


Recette Tartissimo de Colette.
Oignons rouges et jaunes cueillis frais du jardin.
Invité : Tigui sans Titou.
Résultats décoiffants le lendemain ...

21 juillet 2006

Promenade + Casse Croute


Promenade casse croute de Turini camp d'argent (1800m)
à la Pointe des Trois Communes (2080m)

moisson 2006



Moisson du blé Kamut au col saint jean

17 juillet 2006

Mes deux hommes


J'ai decouvert :
1) Emile aime beaucoup l'eau
2) Fred à un tres beau maillot de bain

16 juillet 2006

AAA motociclista cercasi


Questo week end è venuta a trovarci Laura, siamo praticamente cresciute insieme in quei di via Pistrucci a Milano,
quindi ci conosciamo da 30 anni e più...però non sapevo che il suo sogno fosse di fare il coast to coast (N.Y.-Los Angeles)
in motocicletta...

12 juillet 2006

Sulla strada del ritorno


Ciao ciao.
Questa mail arriva da Istanbul, quindi fuori territorio iraniano.
Nella mail precedente ero rimasta a Bam. Questo e`, o per meglio dire
era, un grande paese molto interessante, un centro cittadino frizzante
e un castello, ben conservato, arroccato su una collinetta con ai piedi
il vecchio villaggio, molto grande e tutto fatto in terra e paglia.
Si trova sulla strada che porta verso il Pakistan, nel mezzo tra il deserto
roccioso e quello di sabbia (rossa) per cui gli unici alberi presenti sono
palme (con datteri!) in quantita infinita. Ecco tutto questo ora non ce`
piu`, tre anni fa un violento terremoto ha praticamente distrutto tutto,
piu` di 25.000 persone seppellite e intere famiglie scomparse.
Il paese non esiste piu` e il castello, che era l`attrattiva turistica
del posto, e` in buona parte distrutto. Arrivare fino a li alla fine era
diventata un po` la mia meta, credo che la cosa importante per un
posto cosi` stravolto sia di continuare ad andarci, in fondo il castello
non e poi cosi distrutto e malgrado il numero elevato di morti in paese
ci sono rimasti quelli vivi. Appena scesa dall`autobus pensavo che sarei
svenuta, un vento caldissimo, mi sono fatta portare a quello che sarebbe
stato il mio alloggio per una notte, gia` sapendo di non aspettarmi
grandi cose ed effettivamente una bella baracca mi aspettava.
Il proprietario di questa, che prima aveva un vero albergo poi distrutto,
mi ha accolta come se fosse il mio piu` caro amico, mi ha messo cosi
a mio agio che il mio buco di stanza bollente nella baracchetta,
che ho diviso con una dozzina di ragazzoni kenioti e tanzaniani,
e` diventato una reggia.
Come prima cosa mi ha subito detto che se volevo potevo togliermi
il velo quando ero li, cosa che ovviamente ho fatto immediatamente,
e ogni volta che uscivo mi ricordava di metterlo! A fianco della
baracchetta sta ricostruendo il nuovo hotel, ha una tale fiducia che
le cose torneranno come una volta che alla fine diventa un po' anche
un tuo desiderio, tanta energia deve pur essere ripagata.
Il paese non esiste piu, sono riamste le vie principali, con terra e
detriti ovunque, ma è ben animato e le persone sono tra le piu` ben
disposte che avessi incontrato prima di allora.
Tenete conto che ognuno di loro ha visto la morte in faccia,
ha seppellito parenti e amici o e` rimasto intrappolato per ore sotto
le macerie. Tutti sempre conteni di vedere turisti (Italian football
good!) e finalmente uomini meno rompicoglioni di quelli incontrati
prima. Aprirei una piccola parentesi a proposito delle bellezze maschili
di Bam: ragazze in quella zona ci sono gli uomini piu` belli che abbia
mai visto!!! Hanno la pelle scura e i lineamenti ben disegnati, quasi fini
ma alla fine un aspetto selvatico. Capelli neri e occhi cangianti dal
verde al grigio, oppure neri, brillanti. Vestiti con camicione e pantalone
largo di cavallo in colori sabbia....Whoooauuu.
Ok, dopo le cose importanti torniamo a quelle serie. L`impressione che
ho avuto e` che li siamo alla fine tutti un po` piu` rilassati, mi e parso
di vederlo e nel modo di vestire, specialmente delle donne e nel modo
di porsi, di tutti con me. Le 4 case rimaste in piedi sono tutte un po`
sbilenche, spesso i negozi sono in container e cosi anche un
microscopico bazar. Oppure si vende per la strada. Il castello e`
tuttora un luogo molto bello, al tramonto ci sono colori meravigliosi,
e l`intenzione e` quella di ricostruirlo. Nella baracchetta come vi dicevo
c`erano questi ragazzi africani che si sono spacciati come turisti
(ma dalla baracchetta non sono mai usciti), ma nessuno, loro compresi,
ha creduto alle loro parole, in fondo siamo sempre sulla strada principale
della droga pakistana.
Ogni tanto un paio partivano e magari di notte ne arrivavano altri
due o tre, ma alla fine erano simpatici e io li incuriosivo piu` di quanto
loro incuriosissero me, anche se solo il loro boss e un paio di altri
potevano comunicare con me. Il simpatico proprietario (non so perche`
ma mi sembrava sempre un compagno di biodanza!) ha un figlio
altrettanto simpatico, decisamente intraprendente che piu`del padre
ha grandi aspettative per il nuovo albergo. Un pomeriggio mi ha portato
in un posto meraviglioso: una torre in mezzo al deserto di sabbia, dove
passa la strada per il Pakistan, e alla base di questa una pedana dove
i camionisti si fermano a pregare. Dall`alto della torre il panorama non
e` altro che sabbia e la striscia nera di strada, un sole arancione grande
come il mondo e un vento bollente, che bruciava. Finito il sole le stelle
si accendono subito....
E venuti via da li` con un salto spazio/temporale, siamo andati a cena
in un paese che ha un parco in stile olandese, con laghetti vari erbetta
all`inglese (vi ricordo che siamo in mezzo al deserto) pista ciclabile
gigantesca (!!!), mega schermo per seguire la partita seduti ne prato
e nel mezzo un ristorante il cui edificio e` una specie di prua di nave
inclinata, tutta storta, bianca e di legno chiaro, come solo nel nord
europa se ne vedono. Potevamo essere benissimo ad Amsterdam.
Alla fine mi sono fermata li due giorni, e vi assicuro che mi sarei
fermata li altro tempo se ne avessi avuto, non si faceva niente
e nelle ore piu` calde non ho fatto altro che dormire (con tutti i
ragazzoni neri) nell'unica stanzetta della baracca con una specie
di condizionatore, ma si stava cosi`bene.
Partita da Bam sono andata di nuovo a Kerman, sosta tecnica in
una citta` terribile, dove questa volta per non annoiarmi il comitato
di accoglienza ha organizzato uno scippo a mio svavore, sono stata
derubata di un saccheto con dentro dei meravigliosi libri (e la mia guida!)
appena acquistati. Spero almeno che questi deficienti non li abbiano
buttati ma dati a qualcuno che li stia usando, anche perche` c`erano
dei libri per bambini illustrati.
Il giorno dopo un bel viaggione di 16 ore in bus per Mashad.
Sono stata fortunata perche` di fianco a me (fatemi ricordare quando
torno che vi racconto anche la tecnica di "gestione posti a sedere
uomo /donna) c`era una ragazza che parlava inglese e un po` dormendo
un po` chiacchierando il tempo e` volato.
Mashad e` una delle 4 citta` sante per i mussulami, quindi luogo
di pellegrinaggio con turisti religiosi di ogni parte del mondo.
Una specie di Lourdes dove vedi carrozzelle e picchiatelli. Per entrare
nel santuario si deve indossare il chador, che io avevo perche a Yazd
una ragazza lo ha cucito per me, dopo che avevo comprato la stoffa
e avevo pensato di cucirmelo io perche non li vendono gia` fatti.
L`unica cosa bella dell`indossare il chador e` che ti fa rimpiangere
il velo. Per il resto e` molto scomodo e ti blocca praticamnte la testa,
come quando hai il torcicollo che ti devi girare con il corpo anziche
con il collo. Il santuario e` gigantesco e frequentato in ogni ora
del giorno e della notte (ho fatto anche un bel giro notturno).
La gente si ferma li anche ore, seduta sui tappeti. Nello stesso
si trova la tomba di un Imam (credo Reza, non avendo piu` la guida mi
era difficile leggere il farsi), che e`la meta principale di questo
pellegrinaggio. Il giorno dopo mi sono rivista nel pomeriggio con
la ragazza dell`autobus, la quale, sapendo che la sera sarei partita,
si e` presentata con un libro sull`Iran come dono..fantastica.
E poi... aeroporto e via. Finito.
Ora vado qualche giorno al mare e settimana prossiva ci vediamo
per una bella bevuta alcolica che per un mese ho sognato.
A presto
Simonetta

11 juillet 2006

Saluti e Baci

A piccoli passi

7 juillet 2006

Shiraz , Yazd e il ragazzo dolce


Cari ragazzi,
scusate se non mi sono fatta sentire recentemente,
ma le giornate sono state intense e l`internet point proprio
non ci stava. Inizierei con una notizia di servizio per Simona:
se Frida miagola e` perche` vuole essere picchiata, per cui
con il palmo della mano pesante dovresti sculacciarla forte
sulle sue belle cosciotte e anche stringergliele, sempre forte.
Probabilmente lei mordera` e magari ci scappa qualche
graffietto ma vedrai che si diverte un sacco, lo fa solo per gioco.
In questa settimana ho visto un sacco di cose e incontrato
persone meravigliose. Sono stata a Shiraz, la citta non è
specialissima, ma ho presto il the in un giardinetto meraviglioso
dove mi sono addormentata divertendo tutti. Il the in Iran,
con mio grande dispiacere, non e` piu` cosi` curato, non e`
sempre facile da trovare in giro, com`era invece in Turchia.
Si usa molto nelle case, e in alcune citta` ci sono delle sale
da the molto curate. Ecco questo giradinetto era appunto
una di queste sale da the. Il giorno successivo di primissimo
mattino gita a Persepolis, la citta di Dario I, molto interessante,
ma purtoppo non e` rimasto in piedi molto, non so perché
mi immaginavo grandi cose, forse perche` abituata ai siti
archeologici greci e italiani. Nella stessa gita era compresa
anche la visita alle tombe di Dario I e dei suoi successori,
tombe gigantesche, scavate nella roccia, queste molto belle.
Questa gita l`ho fatta con altri turisti e per la precisione:
un tedesco, una coppia di Svizzeri, una ragazza neo zelandese
che vive a londra (con lei ci siamo incontrate in ben tre citta
diverse!!!) e un ragazzo italiano che parlava malissimo,
con fortissimo accento tedesco perche è altoatesino e vive
a vienna, ma sta lavorando a dubai. Gita quindi divertente,
anche perche con ci siamo fatti poi una simpatica merenda,
raccontando in varie lingue avventure iraniane. E la sera cena,
sola, in un vecchio Hammam restaurato con affreschi sui toni
del blu meravigliosi. Il giorno dopo sono partita per Yazd,
viaggio in pullman meraviglioso perche`al tramonto eravamo
in mezzo ad una specie di deserto, una palla di fuoco su una
pianura di sabbia chiara, una sensazione unica che ha ripagato
la fatica del lungo viaggio in bus. Ho alloggiato in un albergo
molto molto bello, direi il più bel'albergo tra quelli avuti.
Le camere erano sistemate attorno ad una corte con fontanella,
piante e ottomane che sono delle grosse pancone su cui ci si può
sdraiare in piu persone. La colazione era strepitosa,
insomma mi sono rilassata ben bene. A Yazd c'è tutta la parte
antica che è composta di case fatte con terra e paglia, il quartiere
antico è molto grande e tutt`ora in uso, e anche con tutta la buona
volontà non ci si puo non perdere nei vicoli piccolissimi di cui è
composto, poi ci sono anche le torri del vento, grossi "radiatori"
fatti anche loro do terra che servono a catturare l`aria calda del
vento e la trasformano in aria fresca da far scedere nelle case.
In albergo ho conosciuto altri due ragazzi (coppia) svizzeri
che hanno fatto il nostro stesso percorso, sono partiti cioe con il treno
da Zurigo e praticamente abbiamo fatto un viaggio prallelo fino a li.
La cosa meravigliosa e che loro continueranno poi per il Pakistan
fino a nord, faranno trekking e poi verso la Cina, insomma
un viaggio pazzesco. Mi hanno invitato a visitare un sito zoroastro
(ora non sto a spiegarvi di cosa si tratta, perche Carla mi spara con
questa lunga mail che le invade tutto il sito) ma prima dovevano passare
a recuperare un ragazzo di Yazd conosciuto da loro la mattina.
Questo giovane di Yazd era veramente molto dolce, ci ha portato in giro
per la citta mostrandoci cose nascoste, tutto questo per aspettare il
tramonto per andare al sito, l`ora migliore. Ed effetivamente è stato molto
suggestivo, ci sono due torri sempre di mattoni di terra su due cime
di collina e ai piedi questo villaggio abbandonato e tutto era di
colore terra rosso. Il giorno dopo gli svizzeri sono partiti e io sono
andata in un paesino a 50 kilometri dove c`erano delle cose interessanti
da vedere. Ci sono arrivata con un pullman pubblico, con la curiosita
di tutti che sempre mi chiedeono di dove sono e se sono uomini
mi rispondono: Italia football good. Grazie Nazionale di Calcio, mi fai
fare gran bella figura, anche se io tifo Francia e non lo dico per evere
le simpatie dei Soffiotti!!! Comunque al primo sito di questo paesino
ho incontrato un ragazzo e una ragazza di Yazd, la quale mi ha invitato
ad andare con lore a vedere le stesse cose che avrei visto pure io.
Lei lavora per la Proloco della provincia di Yazd e lui è il loro fotografo
ufficiale, stavano facendo le nuove foto per cataloghi e manifesti e averli
incontrati e` stata una grande fortuna, non solo per le chiacchiere e
per la loro auto cosi comoda, ma specialmente perche loro
"aprivano porte di edifici altrimenti vietati". quindi mi sono fatta fino
al primo pomeriggio con loro. Nel tardo pomeriggio mi sono rivista
con il dolce ragazzo di Yazd che ancora mi ha portato in giro per
la sua città. La cosa bella è che ci siamo ritrovati e chiacchierare
della vita quotidiana di Yazd e di Milano e lui era seriamente
stupito di cose che sono normali da noi, per esmpio che donne
e uomini nuotino insieme nella stessa piscina.
Da loro la mattina le donne e il pomeriggio gli uomini!! Insomma
ci siamo rivisti anche la sera e mi sono ritrovata a raccontargli cose
che per lui erano impossibili ma era piacevolmente incuriosito, una specie
di nuovo mondo. Deve essere veramente una strana sensazione.
E` stato un bell`incontro, mi ha fatto leggere lettere di un suo amico
inglese, anche li` c`erano cose normali per lui cosi` diverse.
Mi ha raccontato dei rapporti tra ragazzi e ragazze, delle sue possibilità
di approcio con l`altro sesso, e quando gli ho raccontato delle mie
possibilita` di approcio con l`altro sesso sono un po' arrossita per lui
che pero` mi ha detto: beh, si, immaginavo, qualche film americano
l'ho vito. Abbiamo chiacchierato fino a tardi, ma ci saremmo
potuti raccontare ancora un sacco di cose. Il giorno dopo sono
partita per Kerman, cittadina mafiosa iraniana. Il comitato di accoglienza,
saputo del mio arrivo, ha organizzato un bell accoltellamento proprio
all`arrivo dell`autobus. Due persone che viaggiavano sul mio stesso
autobus avevano litigato per non so cosa e una volta arrivate si sono
salutate cosi. L`albergo dove ho alloggiato era gestito da deficienti
maschilisti che mi hanno trattata a pesci in faccia, suggerendomi
le cose piu assurde, loro che sanno cos`e` giusto per me!!!!
Andando verso il ristorante ho subito due bei palpeggiamenti
di sedere e il cameriere del ristorante mi ha portato quello
che voleva lui, non potendo parlarmi in inglese ha ritenuto fosse
la cosa migliore. E quando ho pagato si e tenuto i soldi lui!!
Una citta` terribile, niente di speciale, e molto calda dal punto
di vista di passagio di droga Pakistana verso l`europa, per
cui una citta` in cui e` meglio non rompere troppo le scatole.
Non vi dico il disagio a prendere un taxi per tornare in albergo
alle 21.30 in mezzo ad una strada dove non c`era nessuno sui
marciapiedi, perche` qui c`e` una specie di coprifuoco.
Generalmente in quanto io turista, facilmente riconoscibile,
mi becco apprezzamente di ogni genere, dalle suonate di clacson
ai commenti per strada, che per fortuna non capisco, sinceramente
queste cose non mi infastidiscono, ma a Kerman mi sono sentita
nel posto sbagliato. Ma tutto bene, sono qui a scrivervi.
Kerman era per fortuna solo una citta di passaggio, una notte
e via il giorno dopo a Bam, che era la mia vera meta. Di questo
però vi racconto un`altra volta, perche` giusto oggi ho lasciato
Bam, e sono ancora un po' commossa per questi due giorni li`,
non sono in grado di scriverli
ancora.
Comunque tutto bene, i piccoli momenti di sconforto sono veramente
annullati dalle grandi emozioni che sono poi quelle che rimangono.
A turno spesso vi penso, specialmente quando vedo o mi succedeno
delle cose che mi ricordano qualcuno di voi. Domani parto per Mashad
(ora sono di nuovo a kerman, solita tappa di servizio).
Il 9 luglio di sera, da Mashad ho un volo per Teheran
e il 10 alle 3 del mattino ho un volo per Istanbul.
Rientro a Milano il 18
mattino e vado direttamente a Vanity.
Un bacio a tutti.
Saimonett

p.s. Un abbraccio di benvenuto a Oscar. Yuppi!!

6 juillet 2006

Jeux sans frontières


Dicono che far giocare i bambini stimoli l'intelligenza...dicono

4 juillet 2006

Ad Arles


Qualcuno pensa di andarci?
  • www.rencontres-arles.com
  • 1 juillet 2006

    Oscar est arrivé


    Voila, ça y est...Oscar est arrivé.
    Le 28 juin 2006 à 20h59, 3 Kg., 50 centimetres.
    Tout va bien.

    et...



    Pour ton anniversaire je t'offre des bonbons
    De toute les couleurs,
    En particulier ceux au melon et au citron
    Quand tu les manges tu sautes dans le bonheur.

    Pour ton anniversaire je t'offre un tableau
    Que j'ai fait avec plaisir
    Sur un paquebot
    Qui transportait un bel avenir.

    Pour ton anniversaire je t'offre mon art
    Que je travaille avec patience
    Sur mon espace de tétards et de pétards
    Que je te confie sans méfiance.

    JULIE AUBERTEIN


    Pour tonton
    Je te souhaite un bon
    anniversaire avec
    plin decadeau.
    Mallori

    ma ma ma

    L'autonne et la
    Les feuilles tombe.