13 juin 2006

Da Malatia a Van


Rýeccomi.
Ýnizio chiedendo scusa per la tipografia fantasy che trovate
leggendo le mie mail, le tastiere turche hanno la doppia Ý,
con punto e senza, insomma un gran casino.
Siamo arrivate a Van, sull'omonimo lago, gigantesco, praticamente un mare.
Ý giorni passati sono stati decisamente varii.
Da Malatya siamo andate a vedere ''sassi''. Un viaggio allucýnante,
abbiamo dovuto cambiare per tre volte il taxi collettivo, un caldo torrido,
6 ore di viaggýo (Ok un meraviglioso paesaggio), insomma
il tutto per arrivare ia cýma ad un monte, dopo altri 20 mýnuti di furgone
e altrettantý a pýedi dý gradoný dý pýetra, e... trovarcý ben 10 sassý scolpýtý
con facce dý anýmalý e persone altý sý e no 1 o 2 metri, ma molto
molto deludenti. Le nostre aspettative erano ben superiori e pensavamo
che la nostra stanchezza sarebbe stata ben ripagata, invece...
Per concludere questa simpatýca gýornata ci sýamo rýtrovate a dormýre
in un posto squallido con proprýetrio ancora pýu squallýdo, se possýbile,
insomma un po maniaco: Elisa, ýo, ýl maniaco e il suo aýutante
un poco pýcchýtello tutti insieme a dormire sul cucuzzolo della montagna.
Uno strazýo!!
Il gýorno dopo questa frizzante giornata siamo scappate di nuovo a Malatya
e da lý, ýl giorno dopo ancora partite per Diyarbakýr.
Per raggýungere questa cýtta ýn zona curda si passa prartýcamente
una frontýera di solo controllo documenti da parte deý mýiýtari,
sý vede molto esercýto ovunque, ma la cýtta e' un incanto.
Il centro e' cýrcondato da mura antýche con torrý e da un lato scorre
ýl fýume týgrý. Dall'alto delle torrý sý vede un panorama mozzafýato
verso la Mesopotamýa, ýnsomma al lýmýte delle lacrýme, tutto cýo che
ho sempre studýato suý lýbrý dý storýa cosi, bello bello davantý a me.
Inoltre la cýtta e' un dedalo dý výe in alcuni punti molto strette in altri
pýu aperte e ýl rýcordo e' andato a venezýa, nella sua parte
dý výe pýu popolarý.
Bambini ovunque, belli con sguardi intensi e la gente incuriosýta
da noi come noi lo eravamo da loro.
Ý ragazzý turchý (curdi!!!) ci osservano in contýnuazione,
ma il pýu delle volte troppo timýdi per avvicýnarci, le donna invece
cý fermano spesso e magari ci offrono anche the.
Ieri siamo andate a Madir, verso il confine con la Sýria, una splendýda
cýttadýna arroccata su un monte, anche da lý una splendýda výsta
sul mondo sottostante, ma la cosa pýu' sorprendente e' stato vedere
le donne, assolutamente senza velo, pensavamo il contrario invece
le donne pýu' lýbere fýno ad ora incontrate.
Anche qui come a Dýyarbakýr ho avuto l'impressýone dý respýrare
una certa anarchia, týpýca deý luoghý lontani e forse ýn questo
caso tipýca dý una cultura dýfferente. Questý curdi sembrano ýnteressantý!
Rýentrate poi a Dýyarbakýr oggý sýamo appunto partýte per Van.
Lungo la strada anche oggý moltý mýlýtarý e altro controllo documentý.
Il lago dý Van per il momento sembra spettacolare. Vý faro' sapere.
Bacýo
Simonetta

p.s. i vostri commentý mý dývertono un sacco!!!

4 commentaires:

Anonyme a dit…

Ciao Simonetta!uhmm,la mia giornata oggi:ho costruito 65 lumini per un matrimonio,sono corsa in bici sotto l'afa milanese, ieri sera ho mangiato un palombo un pò strano e mi sono presa un'intossicazione tremenda seguita da notte insonne...il tuo sguardo dalle torri verso la mesopotamia e gli incontri con le donne curde mi hanno fatto sognare!!!Grazie...

Anonyme a dit…

Ciao,
sono Laura, non ci conosciamo, ma i vostri appunti di viaggio sono davvero affascinanti.
Grazie per le belle descrizioni dei luoghi e delle persone che incontrate !

Anonyme a dit…

ciao simo!!!
per leggere questi ultimi contributi mi si sono incrociati gli occhi!! @@@@@@@
però che bello! anzi direi sempre più bello, adesso leggo l'altro che quanto a lettere strameb mi sembra messo peggio...
ma quando arriverete in iran scriverai in arabo?
baciotti
simona

Anonyme a dit…

I curdi saranno anche interessanti, ma ragazze: " mogli e buoi dei paesi tuoi!"
Non scordate i nostri detti, mai.
L'eccezione va be', ma due sarebbero troppi!
Buona continuazione, un abbraccio
Gemma