
Merhaba!
Comunico che il mio dizionario di turco si arricchisce ogni giorno di più, ora dovremmo essere a quota 30/35 parole e in alcuni casi anche composte! Altri 45 anni qui e posso farcela.
Iniziamo con la nota dolente, il lavoro. Da lunedì scorso sono disoccupata, ho lasciato il posto per cui sono venuta e mi sono messa alla ricerca di qualcos’altro, con la solita trafila di telefonate, attese, rinvii ecc ecc. Sto bene e ce la sto mettendo tutta, sono convinta di volere stare qui per un certo periodo e quindi di volere un lavoro che mi permetta di farlo.
Permettetemi di presentarvi Mr Bill, americano di nascita ma franco/italo/turco di adozione, forse anche greco.
Ci siamo conosciuti in altre mie visite qui e ci siamo sempre incontrati che era o il mio ultimo giorno ad Istanbul e lui era appena arrivato o viceversa. In realtà Mr Bill vive nell’albergo dove io alloggiavo, ogni tre mesi lascia il paese per rinnovare il visto andando di solito in Grecia. Parla correttamente inglese, francese, italiano, lo spagnolo non se lo ricorda proprio bene bene, capisce e parlotta il greco e capisce un po’ il turco. Tutto ciò gli permette di chiacchierare con qualsiasi turista alloggi nell’albergo, praticamente è un’istituzione. Ho visto piangere più persone qui, lasciando Mr
Bill, che in romantici e stucchevoli filmetti d’amore. Ma la cosa che fa di Mr Bill una persona speciale è la sua eccitante vita,
trascorsa negli Usa, in Francia, in Italia, in Turchia e in giro per il mondo, sempre frequentando o la bella vita, o la colta vita o la vita artistica, in un periodo in cui i personaggi appartenenti a questi mondi erano quelli che hanno
lasciato un segno. Ogni tanto passo a trovarlo e ci mettiamo a chiacchierare, devo dire che quando inizia a parlare non si ferma più, anche perché odia essere interrotto, e alle volte sono già in ritardo per un appuntamento non so come lasciarlo.
Lui è il mio informatore sulle news riguardo politica interna ed estera, dato che compra i quotidiani e li legge e riesce anche a leggere i titoli in turco. E’ incredibile la semplicità con cui racconta la sua vita e i suoi incontri, i suoi amici, facendo nomi che io nella mia vita ho incontrato solo scritti su libri, su copertine di libri da me letti o visti nei vecchi film o altro. L’
altro giorno mi raccontava di una notte speciale trascorsa con Anais Nin, in cui hanno parlato fino all’alba. Mi ha fatto leggere delle pagine da lei scritte in cui parlava di lui e di sua moglie, di come lei, così interessante, sia stata spunto per uno dei personaggi di un suo libro, che ora non vedo l’ora di recuperare a Milano e rileggere. Nel testo, Anais Nin, parlava anche di una sua amante, perché dovreste sapere che Mr Bill è un gran libertino. Una sera parlando di Istanbul ci siamo
ritrovati a parlare di libertà sessuale, esperienze sessuali, bordelli e omosessualità.
Alle volte ha quella acidità e durezza tipiche della persone di una certa età, ma si fa perdonare tutto.
Inoltre è uno dei pochi americani con un lucido senso critico verso il proprio paese d’origine e la sua politica estera “guerraffondaia”. Un mito!
p.s Allego anche foto del paesaggio che mi si presenta davanti tutte le
mattine quando faccio colazione. La sponda asiatica di Istanbul.
Baci. Simonetta